Linee guida per la scelta di un Istituto di formazione in Naturopatia

In questi ultimi tempi, alcune persone realmente motivate ad inserirsi nel mondo del lavoro come Naturopati, richiedono a quale Istituto formativo rivolgersi.

La FNNP (Federazione Nazionale Naturopati Professionisti) è la prima organizzazione di Naturopatia nata in Italia (17/05/1993) e si occupa di tutelare la figura del Naturopata professionista sul piano giuridico e di fornire una serie di servizi (formula assicurativa, assistenza fiscale, assistenza giuridica, convegni di aggiornamento e formazione continua, ecc.).

La FNNP è una Federazione autonoma e indipendente costituita da soci che provengono da diverse formazioni, ma possono farne parte solo i Naturopati diplomati presso alcune scuole italiane la cui competenza e serietà è stata valutata da un'apposita Commissione corrispondente al Consiglio Direttivo.

Tuttavia, la FNNP, in accordo con la UEN (Union Européenne de Naturopathie - Bruxelles), con REFORMED e con varie Scuole Europee ha elaborato le linee guida per la scelta di un Istituto di Formazione in Naturopatia.
È opportuno che il futuro allievo, prima di decidere presso quale scuola iscriversi, si informi con precisione sui seguenti punti:

  • L'iter didattico conduce al rilascio di un diploma?
  • Il programma didattico è esposto in modo comprensibile e chiaro?
  • La formazione didattica è riconosciuta da almeno 3 scuole in Europa?
  • L'anzianità della scuola risale almeno all'anno 2000 o anni precedenti al 2000? In caso di erogazione corsi di Naturopatia soltanto dopo l'anno 2000 ci si deve porre domande sulla potenzialità di continuità nel tempo della capacità di erogare corsi.
  • L'Istituto è professionalizzante o propone corsi amatoriali di Naturopatia? I corsi professionalizzanti di Naturopatia si avvalgono di docenti naturopati che svolgono quotidianamente la professione di naturopati e non di docenti che trattano la Naturopatia soltanto dal punto di vista teorico. Il direttore della scuola deve essere diplomato in Naturopatia (sincerarsi valutando di persona l'attestato), come garanzia di un'organizzazione gestita da un addetto ai lavori e non da un semplice imprenditore.
  • La materia di Iridologia è obbligatoria: sincerarsi che le esercitazioni siano svolte per mezzo di un congruo numero di iridoscopi a disposizione degli studenti.
  • L'Istituto mette a disposizione almeno 1800 tesi di Naturopatia consultabili dagli allievi? La validità della scuola è proporzionale al numero delle tesi.
  • Esiste una biblioteca di testi di Naturopatia a disposizione degli allievi?
  • Le rette d'iscrizione ai corsi sono presentate in modo chiaro? Vi sono costi supplementari non citati per iscritto all'atto dell'iscrizione? Il sostenere gli esami richiede quote extra?
  • Dispense e materiale analogo sono inclusi nella quota d'iscrizione?
  • È prevista l'elaborazione di una tesi finale al termine dell'iter didattico? In caso positivo, i docenti sono disponibili a fornire il loro apporto alla compilazione della tesi?
  • Lo studente ha la possibilità di interrompere gli studi in qualunque fase dell'iter formativo senza penali pecuniarie?
  • La scuola è in grado di monitorare all'incirca quanti allievi, terminata la formazione, svolgono la professione di Naturopata a tempo pieno?
  • Il programma didattico di Naturopatia è costituito da materie non inerenti (es. new age, cristalli, Hamer, esoterismo, ecc.)?
  • La scuola organizza anche corsi di Perfezionamento (formazione continua), sul modello dei Master?
  • La scuola dà informazioni sugli aspetti amministrativi, fiscali e giuridici della professione di Naturopata?
  • La scuola può dimostrare di aver in passato preso parte a convegni sulla situazione giuridica del Naturopata? E, nel presente, di attivarsi per promuovere a livello istituzionale la professione di Naturopata?

Stampa